Pianificazione successoria: argomento strategico per la famiglia

Italiani, popolo scaramantico per eccellenza. Spesso è proprio la scaramanzia ad impedire di cogliere i benefici della pianificazione successoria. La paura della morte, quella di invecchiare unite alla scarsa informazione rendono il tema del passaggio generazionale poco diffuso nel nostro Paese.
Secondo i dati raccolti dall’Ufficio centrale degli Archivi Notarili, nel 2018 solo il 12,26% dei nostri connazionali ha utilizzato lo strumento testamentario per regolare la propria successione, a differenza di paesi come la Gran Bretagna (80%) o gli USA (50%).

Inasprimento dell’imposta di successione

L’Italia è uno dei Paesi che tassa meno l’eredità. Il gettito per il fisco italiano è di poco superiore agli 800 milioni di euro, contro i 5,9 miliardi della Gran Bretagna, i 6,8 miliardi della Germania ed i 14 miliardi della Francia.

Pianificazione successoria

La pandemia globale da Covid-19 ha accentuato in maniera esponenziale la crisi economica e proprio in questi giorni si sta riaccendendo il dibattito sull’esigenza di introdurre nuove tasse sul patrimonio, con l’Osservatorio sui Conti pubblici che si interroga se sia auspicabile un allineamento con gli altri Paesi del vecchio continente.

Lanciamo uno spunto di riflessione in merito alla pianificazione successoria: se un genitore venisse a mancare lasciando un’eredità di un milione di euro al suo unico figlio, le tasse di successione in linea diretta ammonterebbero nel Regno Unito ed in Germania a circa 300.000 euro, in Francia a 450.000, mentre in Italia, grazie alla franchigia di un milione, non si pagherebbero. Quanto il dissesto dei conti pubblici renderà necessario un intervento in tal senso?

Cosa ci dice la Legge sull’eredità

Il legislatore ha stabilito che l’erede universale succede al de cuius sia nei rapporti attivi che in quelli passivi, per questo motivo è necessaria la sua accettazione che può essere espressa, tacita (derivante da un atto compiuto) o col beneficio di inventario (che mantiene distinti e separati i due patrimoni). La successione può essere regolata da un testamento, se presente, o in assenza di volontà scritte del de cuius, la legge dispone la successione legittima.

In questo caso la Legge prevede gli attori e le percentuali secondo i seguenti parametri:

Pianificazione successoria

Il patrimonio ereditario tuttavia si compone anche di una quota disponibile che il testatore può decide di lasciare a chiunque egli desideri, senza causare una lesione della quota legittima che rappresenta quella quota di beni della quale non può disporre perché destinata per Legge a determinati soggetti:

Pianificazione successoria

Cosa fare: perché una Temporanea Caso Morte

Nell’ottica di una pianificazione successoria oculata, può essere importante valutare soluzioni assicurative come strumento utile ad integrare o, per certi versi a sostituire, il proprio testamento. Le assicurazioni sulla vita consentono di pianificare in vita l’eredità da destinare agli eredi, equilibrando il patrimonio, disponendo ed indirizzando la propria quota libera da vincoli di legge e salvaguardando gli eventuali soggetti deboli rafforzandone le tutele.

La pianificazione successoria rappresenta quindi uno strumento per evitare che:

  • il patrimonio costruito faticosamente nel tempo possa essere intaccato da prelievi fiscali.
  • Il patrimonio sia fonte di dissidi familiari in fase di successione.
  • L’interesse di qualche erede possa essere pregiudicato.
  • Possano insorgere problemi giuridici derivanti dalla destinazione di una parte del patrimonio in via preferenziale a soggetti diversi dagli eredi legittimi.

Gli articoli del Codice Civile che disciplinano la materia delle successioni risalgono al lontano 1942 e sono distanti dall’evoluzione subita dalla Società in ambito di Famiglia, per questo motivo, la figura del Consulente Patrimoniale è diventata sempre più strategica nel prendere per mano i clienti e guidarli verso la soluzione adatta alle proprie esigenze.