Tutela patrimonio aziendale: quali sono gli strumenti a disposizione

Gli strumenti per la tutela del patrimonio aziendale a disposizione dell’imprenditore sono numerosi e differiscono tra loro in relazione alla natura giuridica, agli obiettivi perseguibili e ai profili di imposizione fiscale. Quest’articolo nasce per fornire alcuni importanti suggerimenti e spiegazioni su come utilizzarne alcuni a tutela dell’Azienda.

Le determinanti del risparmio

Da una ricerca GFK Eurisiko risulta che gli italiani risparmiano al 69% in maniera indifferenziata per il “non si sa mai” pensando di coprirsi dagli imprevisti.

Far Fronte agli imprevisti

Oltre a non essere certi che il denaro accumulato sia sufficiente alle necessità, si tengono immobilizzati capitali che potrebbero essere molto importanti al raggiungimento di obiettivi aziendali e della famiglia.

La risposta può essere trovata nel settore assicurativo, con il trasferimento del rischio alla compagnia, liberando risorse finanziarie per il raggiungimento di altri obiettivi.

Come già accennato, in un mio precedente articolo, gli strumenti a disposizione dell’imprenditore per la tutela del patrimonio sono numerosi.

Prodotti Assicurativi

Si tratta di forme contrattuali che possono svolgere funzioni diverse:

  1. assicurative;
  2. previdenziali e/o successorie

e proteggono il patrimonio dell’individuo al verificarsi di determinati eventi.

Se ben predisposte costituiscono uno strumento di protezione e di pianificazione, soprattutto se stipulate secondo formule personalizzate e poste in essere in combinazione con altri strumenti.

Dal punto di vista civilistico, offrono diversi vantaggi tra i quali:

  1. le somme dovute dall’assicuratore non sono assoggettate ad azione esecutiva o cautelare;
  2. l’assicurato può riscattare totalmente o parzialmente in qualunque momento (con penali o senza in funzione delle condizioni sottoscritte);
  3. può sempre modificare il beneficiario.

Esistono varie tipologie di prodotti assicurativi, che si differenziano per gli obiettivi perseguiti ed il funzionamento

Assicurazione rischio puro

Il contratto di assicurazione consiste nel trasferimento di un rischio dall’assicurato all’assicuratore.

La sottoscrizione del contratto non comporta un trasferimento in senso giuridico del rischio all’assicurazione; infatti il rischio continua a rimanere in capo al soggetto originario. Quest’ultimo ha l’opportunità di trasferire alla compagnia il senso economico del suo verificarsi, a fronte del pagamento di un premio

Le assicurazioni a rischio puro:

  1. caso morte;
  2. responsabilità civile;
  3. responsabilità professionale;
  4. D&O (directors & officers);
  5. rischio invalidità permanente;
  6. rischio non autosufficienza;

sono caratterizzate dalla copertura esclusiva del rischio assicurativo, vale a dire che, qualora non si verifichi l’evento assicurato (sinistro), nessuna prestazione potrà essere pretesa dal beneficiario.

Scopo principale è la copertura dai rischi di avvenimenti gravi, come decesso e invalidità permanente, al fine di fornire al beneficiario un sostegno finanziario che consenta di affrontare al meglio le conseguenze dell’evento, garantendo maggiore stabilità e sicurezza.

Assicurazione caso vita

Nelle assicurazioni caso vita a fronte del pagamento del premio, l’assicuratore paga la prestazione se l’assicurato sia ancora in vita ad una data prestabilita.

Di conseguenza, dal punto di vista operativo, si tratta di uno strumento con un funzionamento opposto alle polizze caso morte.

Va sottolineato che l’importo della somma che sarà erogata alla data prestabilita non può essere definito con certezza, in quanto dipenderà dal rendimento degli investimenti gestiti dalla compagnia, dall’ammontare dei premi versati e dalla durata del.

La compagnia si impegna a pagare l’ammontare fino a quando l’assicurato è in vita (rendita vitalizia) o per un periodo di tempo concordato. Nel caso in cui l’assicurato dovesse decedere nel periodo di validità del contratto, i premi versati sono rivalutati e trasferiti ai beneficiari indicati in polizza o agli eredi legittimi.

Un importante aspetto da sottolineare riguarda l’impignorabilità e l’insequestrabilità delle assicurazioni vita: al di fuori dai casi di responsabilità penale, le somme destinate al contraente a ai beneficiari, infatti, non possono essere oggetto di azioni esecutive o cautelari (art. 1923, C.C.).

L’impignorabilità persiste anche nell’ipotesi di fallimento, tranne nel caso di revocatoria fallimentare. In tal caso, il capitale sottoscritto e versato all’assicurazione rientra a far parte dei beni appartenenti al fallimento e sarà quindi ricompreso tra quelli attivi da suddividere tra i creditori.

Ruolo del Consulente Patrimoniale

In una corretta pianificazione assicurativa la presenza del Consulente Patrimoniale, gioca un ruolo fondamentale.

Tutela patrimonio aziendale, una visione di lungo periodo per l’imprenditore che gli consenta di affrontare con serenità ogni fase del ciclo aziendale evidenziando i rischi che potrebbero pregiudicare il raggiungimento degli obiettivi.

Successivamente analizzare i rischi e definire le priorità suggerendo strumenti assicurativi più adatti anche in relazione alle disponibilità economiche.