Unit Linked: Risparmio o Investimento, come sceglie il consulente?

Le Unit Linked sono diventate nel tempo una nuova strategia economica finanziaria, in grado di combinare l’esigenza di risparmio e di investimento del singolo cliente.

Spesso sentiamo parlare di investimento e risparmio come l’uno sinonimo dell’altro, ma qual è la vera differenza.

Risparmiare significa mettere da parte il proprio denaro a intervalli regolari per potere far fronte a molteplici impegni che possono verificarsi nel corso della nostra vita.

Investire è un concetto un po’ più complesso, in quanto noi possiamo investire in obbligazioni, azioni e in fondi di investimento, il tutto per ottenere un profitto, a sua volta direttamente collegato al rischio che vogliamo prendere.

Cosa sono le Unit Linked?

Le Unit Linked una scelta combinata, quali sono i vantaggi?

Le unit linked sono assicurazioni sulla vita ad alto contenuto finanziario, in quanto investono in fondi di investimento o SIcav, ma hanno il vantaggio di poter destinare parte del proprio investimento ad una gestione separata.

Quali sono i punti di forza?

  1. Impignorabilità del capitale versato
  2. Non è necessario accettare l’eredità o inserire la polizza nella dichiarazione di successione
  3. Decidi tu il beneficiario
  4. A fini fiscali le minusvalenze e le plusvalenze dei singoli fondi si compensano, come se si trattasse di un unico fondo.
  5. Il pagamento delle imposte sul capital gain e di bollo è posticipato al momento del riscatto (parziale o totale) o di pagamento delle prestazioni/cedole ricorrenti
  6. Nessun obbligo di indicazione in fase di dichiarazione dei redditi da parte dell’investitore in quanto l‘imposta viene calcolata ed applicata direttamente dalla Compagnia.

Siamo un popolo di risparmiatori o investitori?

Oltre 1.400 miliardi tra conti correnti e depositi vincolati: l’ultima foto di gruppo dei portafogli delle famiglie italiane (con un interesse sempre più forte per la liquidità sullo sfondo) è quella scattata dalla Fabi, sindacato dei lavoratori bancari.

L’analisi di Fabi, basata sui dati di Banca d’Italia, analizza poi la crescita complessiva di risparmi e investimenti che, a fine 2019, ammontava a 4.445 miliardi con un incremento di 45 miliardi.

Risparmio famiglie italiane

Oltre 1 italiano su 3 (il 34,1%) punta sul potenziamento del cash in portafoglio: ecco la irrefrenabile voglia di cash pronto all’uso in caso di eventi avversi e che nel lockdown ha ricevuto un nuovo impulso. Infatti, dati Banca d’Italia rivelano un accumulo di +34,4 miliardi di euro nei portafogli delle famiglie nei mesi di quarantena.

Sui conti correnti e depositi sono affluiti ben 95 miliardi in più rispetto a un anno fa (dato Abi, outlook di maggio 2020).

«I dati dimostrano che in risparmiatori italiani hanno fiducia nelle banche  e questo è dovuto soprattutto all’attenzione e alla professionalità e alla quotidiana dedizione delle lavoratrici e dei lavoratori bancari». Questo è quanto afferma Lando Maria Sileoni, segretario generale della Fabi.

Ripartizione risparmi degli italiani

Liquidità e sicurezza sono quindi le due richieste fondamentali, anche prima dell’emergenza.

Ruolo del consulente patrimoniale, dall’analisi delle esigenze al monitoraggio

Secondo il rapporto del Censis-Assogestioni dal titolo “Il valore della diversità nelle scelte d’investimento prima e dopo il Covid-19”, la crisi da Covid-19 ha generato negli investitori italiani una maggiore preoccupazione per i propri risparmi. Il 46% che dichiara di pensare ai propri investimenti almeno una volta alla settimana (49% a livello globale, 46% in Europa), rispetto ad appena il 31% prima della pandemia (35% il dato globale, 32% quello europeo).

Ricevere consigli e informazioni aggiornate per poter gestire al meglio i risparmi si è rivelato un aspetto cruciale per molti investitori. L’emergenza sanitaria ha condotto anche i settori più refrattari come quello dei consulenti finanziari al cambiamento.

Da uno studio di Schroders si evince come, tra gli italiani che si affidano a un consulente finanziario (esclusi i robo-advisor), il 35% esprime un giudizio positivo sul livello di supporto ricevuto durante la pandemia, mentre il 25% ammette di aver dovuto sollecitare proattivamente l’aiuto desiderato.

Le circostanze di estrema eccezionalità, che hanno caratterizzato il nostro paese, hanno innescato un nuovo modo di pensare tra gli italiani, i quali adesso sentono con maggiore la necessità di essere seguiti da un consulente il quale con professionalità riesca a guidarli nelle decisioni di risparmio e investimento. Il 35% di questi dichiara di aver sentito la mancanza di una consulenza professionale nel periodo di crisi.

Per questo motivo assume enorme importanza, da parte del consulente patrimoniale, il monitoraggio continuo del portafoglio finanziario e assicurativo del cliente. In questo modo è possibile  intervenire tempestivamente appena la situazione lo richiede e con l’ausilio delle Unit Linked, il portafoglio non viene lasciato fermo in balia degli eventi ma  si opera un continuo processo di allineamento del portafoglio ai nuovi scenari di mercato.